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al testo di Rosetta Sacchi
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S’è fermata questa sfera chiamata mondo da quella notte scura senza luna solo i pensieri vanno remi e vele verso un mare che non sanno
Le cose stanno dinanzi come morte le porte serrate le finestre non più occhi per scrutare fuori l’orizzonte ed immaginare un prato senza fine
S’è arrestato il cuore sui tuoi silenzi i battiti simili a rintocchi d’un orologio chiuso nella nebbia o di campane registrate a morte
E mi figuro l’altrui tristezza e piango la mia non così diversa e m’illudo di richiamare a vita una voce un suono una carezza.
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